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Il mio metodo di lavoro è basato sulla personalizzazione del programma alimentare, che tiene conto per ciascun soggetto delle caratteristiche fisiologiche, metaboliche e l’eventuale presenza di patologie accertate dal medico specialista. Il percorso rispetterà le esigenze ed i gusti di ciascun individuo.


A chi mi rivolgo?

Fondamentalmente a TUTTI, dai bimbi agli anziani, in condizioni fisiologiche o fisiopatologiche accertate particolari:
• persone sane che desiderano perfezionare la propria alimentazione per continuare a mantenersi normopeso ed in buona salute o per perdere il peso in eccesso raggiungendo il peso forma desiderato e mantenerlo nel tempo;
• persone sane in particolari fasi della vita che richiedono particolari fabbisogni nutrizionali (gravidanza, allattamento, menopausa, terza età);
• sportivi che desiderano affiancare un corretto regime alimentare al proprio allenamento;
• coloro che, attraverso l’adozione di un piano alimentare personalizzato, desiderano migliorare il controllo di particolari condizioni patologiche o fattori di rischio per lo sviluppo di patologie (es. ipertensione, colesterolo alto, glicemia elevata, …) diagnosticati dal medico specialista e modificabili attraverso un corretto stile alimentare;
• pazienti affetti da patologie accertate dal medico di base o dallo specialista che intendono affiancare ai trattamenti medici un rigoroso e sano regime alimentare al fine di curare o rallentare la progressione della malattia e ridurre la possibilità di recidive nel corso della vita.

 

IL PERCORSO NUTRIZIONALE IN 4 PASSI:

1) Prima consulenza nutrizionale

Il primo incontro ha una durata di circa un’ora e comprende:

» Anamnesi medica in riferimento a storia clinica del paziente ed eventuali condizioni patologiche, presenti o pregresse, diagnosticate ed accertate dal medico specialista;
» Raccolta di informazioni sulla storia del peso del paziente, eventuali oscillazioni nel corso degli anni e diete pregresse;
» Rilevazione delle misure antropometriche (peso, altezza, BMI, circonferenze);
» Accurata anamnesi alimentare attraverso cui si rilevano abitudini dietetiche e gusti personali;
» Valutazione dei livelli di attività fisica svolta;
» Determinazione degli obiettivi del trattamento, educazione alimentare per un corretto stile di vita e definizione condivisa con il paziente delle strategie dietetiche per gestire ed ottenere buoni risultati nella propria quotidianità

Cosa portare:

› Se in possesso, esami di laboratorio possibilmente recenti;
› Eventuale documentazione medica specialistica relativa a condizioni patologiche accertate dallo specialista;
› Elenco dei farmaci eventualmente assunti;
› Può essere utile, inoltre, scaricare il seguente Diario alimentare sul quale saranno annotati i pasti consumati nell’arco della settimana precedente l’incontro e consegnarlo compilato alla visita per permettere un’approfondita anamnesi delle proprie abitudini alimentari.

2) Elaborazione di un piano alimentare personalizzato

Sulla base delle informazioni e dei dati raccolti durante il primo incontro verrà formulato un pianto alimentare personalizzato e bilanciato che rispetti le necessità, le abitudini di vita (e di lavoro), le condizioni fisiologiche o patologiche specifiche del paziente e gli obiettivi prefissati in condivisione durante la prima vista.
Per permettere il raggiungimento degli obiettivi condivisi verranno prese in considerazione anche le richieste ed i gusti personali del paziente.

Il piano alimentare verrà, quindi, elaborato ed inviato tramite mail o consegnato in studio nei giorni successivi all’incontro insieme ad indicazioni specifiche per la gestione della dieta.

Oltre al piano alimentare personalizzato, qualora necessario, potranno essere forniti consigli nutrizionali, suggerimenti e strategie motivazionali specifici per la propria condizione.

3) Come funzionano i controlli e ogni quanto farli

Le visite di controllo, della durata di mezz’ora circa, vengono effettuate secondo una frequenza che verrà decisa in modo condiviso in base alle necessità e ai risultati da raggiungere. Durante questo incontro si rilevano nuovamente le misure antropometriche, si verifica il raggiungimento degli obiettivi prefissati, si valuta l’aderenza allo schema nutrizionale, si chiariscono eventuali dubbi o problemi legati alla dieta rispondendo a domande e curiosità. Questi colloqui sono fondamentali per permettere al nutrizionista di individuare eventuali difficoltà ed intervenire in maniera puntuale ed efficace per superarle e persistere nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, fornendo nuovi consigli ed input motivazionali. Il piano alimentare viene opportunamente rimodulato in funzione delle osservazioni emerse durante questi incontri.

Cosa portare:

› Aggiornamenti riguardo a esami, cambio di farmaci o nuovi referti medici

4) Programma di mantenimento

La dieta di mantenimento è forse la tappa più importante del percorso di dimagrimento e stabilizzazione del peso che prevede il raggiungimento di un peso forma prestabilito e di una composizione corporea adeguata. Infatti, la maggior parte dei percorsi di dimagrimento viene considerato dai pazienti terminato nel momento in cui, dopo aver lavorato ed essersi sacrificati, vengono raggiunti gli obiettivi di peso prefissati. A questo punto la maggior parte dei soggetti tendono a tornare alle abitudini antecedenti alla dieta o, semplicemente, a mangiare di più, senza un percorso di riavvicinamento calorico e di mantenimento e stabilizzazione del peso. È per questo motivo che più del 70 % dei soggetti che con una dieta ipocalorica hanno perso peso, lo riacquistano nei successivi 6-12 mesi. In realtà, dopo aver perso il peso in eccesso per mantenere il risultato raggiunto è utile un “periodo di transizione” da un’alimentazione restrittiva ad una più “permissiva” rispetto al quantitativo di calorie che può essere assunto giornalmente. Il percorso di mantenimento consente, quindi, di introdurre gradualmente un quantitativo calorico maggiore, normocalorico, rispetto a quello precedentemente consumato, necessario per mantenere il peso corporeo. Non si tratta, infatti, di una dieta a schema rigido finalizzata all’ulteriore perdita di peso, bensì al mantenimento nel tempo dell’obiettivo raggiunto, basandosi su un’adeguata educazione alimentare che abbia l’obiettivo di rendere il soggetto autonomo ed in grado di auto-gestire la propria alimentazione.